Sperimentazione, contaminazione, connubio: sono queste le parole-chiave di Manifesto, il festival di musica elettronica giunto nella capitale alla sua quarta edizione. Insieme alla primavera, ci porterà una line-up di dj-set, live e panel a cura di musicisti da ogni dove.
Tre giorni X tre location: si apre giovedì 21 Marzo allo spazio Contemporary Cluster (via dei Barbieri 7) con il dj-set a ingresso libero di Populous, l’inaugurazione della mostra Intergalactic e l’anteprima della performance di teatro contemporaneo La Gabbia.
Venerdì 22 Marzo si scaldano le casse del Circolo ARCI MONK (via Giuseppe Mirri 35), la base orgininale dell’intera rassegna anche nelle passate edizioni. Ci saranno diversi live con altrettante influenze sonore di varie provenienze geografiche: William Basinski e Lawrence English presenteranno dal vivo la loro prima opera collaborativa, “Selva Oscura”; a seguire il live del musicista inglese ma messicano d’adozione El Búho; il producer leccese Jolly Mare suonerà in anteprima il suo nuovo disco “Logica Natura”, accompagnato da un batterista live. Infine il producer romano Capibara e l’artista torinese Mana a condire con global bass e grime.
Sabato 23 marzo l’Accademia d’Ungheria di Roma (Palazzo Falconieri, via Giulia 1) ospiterà una sezione speciale del festival – dedicata agli abbonati e ai possessori del ticket early-bird – con lo spettacolare live audio/video di Gábor Lázár, artista ungherese adorato da Alphex Twin, e un talk organizzato insieme ai partner di Soundreef: “Musica e innovazione: come cambiano metodi di produzione e infrastrutture nella musica”.
Sempre sabato al MONK, James Holden porterà in scena la dimensione più trascendentale dell’elettronica, con i suoi The Animal Spirits. Tra i nomi più attesi c’è coucou chloe: nativa di Nizza ma di stanza a Londra, la producer hi-tech è la nuova stella della scena underground britannica, oltre che la curatrice musicale dei fashion-show di Rihanna. A seguire ci saranno l’artista cosentino Indian Wells con un set speciale composto anche da tracce inedite e il producer napoletano K-Conjog. Chiuderà il festival per una notte tutta da ballare il poliedrico dj-set di G-Amp, direttore creativo del festival umbro Dancity, della rete Italian Music Festivals insieme a Manifesto.
Manifesto è prodotto da MONK Roma e Manifesto delle Visioni Parallele, un collettivo creativo che organizza progetti d’arte contemporanea come mostre, performance, workshops, ecc.
Per maggiori info sui biglietti, cliccate QUI.