Rispetto ad una decina di anni fa tutto il mondo si è riempito di festival.
Eventi più o meno simili a sè stessi con nomi altisonanti e cartelloni dove congrui, dove decisamente meno, sono diventati la normalità di un agosto affollato come tutte le mete turistiche che li ospitano.
E poi c’è il Fuck Normality.
Lontano dalle piazze vista mare, dai white party discotecari (e, dio ce ne scampi, dalla pizzica), nel cuore del Salento, tra i vigneti e gli ulivi che circondano lo studio di registrazione Sudestudio di Guagnano (LE) per la settima volta il 14 agosto andrà in scena un piccolo gioiello di ricerca sonora, dove il termine indipendente non è assolutamente il clichè che è diventato.
E così tra le esposizioni artistiche che esploreranno il tema mai tanto attuale del confine, il fuoriclasse Andy Stott disegnerà i suoi paesaggi sonori con un live che si preannuncia da viaggio intergalattico, da una consolle dietro cui ci sarannno anche l’acidità di Not Waving e tutta la coinvolgente vena tropicale di Nickodemus.
I live di Johan Thiele, Lucia Manca e Yombe promettono momenti di rara eleganza e al termine di tutto, la consolle passerà nelle mani di Filippo Zenna ed Okee Ru che con ogni probabilità hanno la missione di accompagnare la platea danzante alle prime ore del mattino.
Insomma se vi siete fatti incastrare anche quest’anno con le vacanze in Salento, la vostra ancora di salvezza è a Sudest!