Il nostro genio del male preferito è tornato. L’unico in grado di confinare in una striscia di fumetto B.B.; far cantare Jane Birkin; inscenare incesti scenografici; corrompere adolescenti a colpi di diabolici doppi sensi; dare fuoco a banconote e tabù; nauseare Whitney Houston; fumare Gitanes come Dio e consegnarsi all’amore puro di Lady Heroine. Il nemico giurato delle zie oscurantiste in materia di sospiri e beatitudini dell’amor, Serge Gainsbourg, ci scherza con un nascondino lunghissimo et voilà: la colonna sonora del film francese Les Chemins De Katmandou, scritta con Jean-Claude Vannier, creduta sinora distrutta durante un incendio in uno studio di registrazione, ricompare come il trucco di un prestigiatore smemorato in una valigia dell’amico e copista di Vannier, Daniel Marechal, in seguito alla sua morte.
“Dopo la sua morte la figlia ha trovato tutti i suoi bagagli,” spiega Vannier. “In una piccola valigia ha scoperto dei nastri con il mio nome” racconta Vannier, per il quale il ritrovamento delle musiche di Les Chemins De Katmandou è stato pari al Sacro Graal. Assieme ai nastri, anche delle incredibili versioni alternative delle musiche che più tardi sarebbero apparse in L’Enfant Assassin Des Mouches.
Les Chemins De Katmandou è stato completamente restaurato e contrassegnerà la centesima uscita di Finders keepers, prevista per il prossimo 20 ottobre. Scritte, arrangiate e orchestrate da Gainsbourg e Vannier sclusivamente per Les Chemins De Katmandou, le musiche accompagnano “un oscuro Smacksploitation del 1969” cucito su Jane Birkin, che traccia la scia dell’eroina dalle contestazioni studentesche del Maggio ’68 alle comuni hippie nepalesi del sesso libero, senza tralasciare un cammeo corrotto di un baffuto Serge Gainsbourg bad guy.
Comprendendo la ricetta a firma di Vannier con linee di basso dense e pizzicate, batteria con Close Mic’ing, Clavinet insistente e corde e percussioni dalle influenze Orientali (oltre a una spruzzata di sottile strumentazione tradizionale francese), la colonna sonora cattura le fasi iniziali della collaborazione creativa unica tra Vannier e Gainsbourg. Qui un assaggio.