Per accompagnare piacevolmente la vostra estate e le calde giornate di agosto vi lasciamo qualche consiglio su libri, film e dischi. Senza pretesa e a vostra scelta, di seguito trovate le nostre selezioni.
Consigli di Marina Bisogno
Libro
Françoise Sagan – All’impazzata
Qualche anno fa Astoria ha pubblicato (traduzione di Yasmina Melaouah) All’impazzata di Françoise Sagan, scrittrice francese col vizio dell’alcol, dei motori e autrice del best seller Bonjour tristesse. All’impazzata è un romanzo leggero, apparentemente effimero. In realtà, è un libro che ci dice che essere se stessi, fino in fondo, ha un prezzo, specie se a chiederti di cambiare è qualcuno a cui sei legato. Ci dice che talvolta l’amore non basta e che non tutti sono disposti a sacrificarsi sull’altare dei sentimenti. Un messaggio preciso, contrario alla morale, al perbenismo, quasi incentrato sull’egoismo. Celebra la libertà di scegliere anzitutto per il proprio benessere. Leggetelo, Sagan merita una possibilità.
Film
Backbeat – Tutti hanno bisogno di amore
Se amate i biopic e siete fan dei Beatles, come me, potete approfittare delle vacanze per recuperare Backbeat – Tutti hanno bisogno di amore, un film di Iain Softley, veterano dei videoclip. Il film racconta il periodo amburghese dei Beatles, ingaggiati per una tournée in una composizione che non è quella storica: alla batteria c’è Pete Best e al basso Stuart Sutcliffe. Si tratta di una fase determinante per la carriera del gruppo, tra amicizie e nuove visioni. Avvertenze: guardare questo film e stare inchiodati sulla sedia è impossibile, c’è tanta di quella musica dentro che vi metterete a ballare, è sicuro.
Album
Oh Wonder – Ultralife
Ultralife è il nuovo album (12 tracce) del duo inglese Oh Wonder, composto da Josephine Vander Gucht, voce, tastiere, percussioni e Anthony West, voce, tastiere, percussioni. Un album dall’anima pop, che mixa sonorità contemporanee e retrò. Perfetto da ascoltare in pomeriggi assolati, che siate al mare, in piscina, in montagna o sul divano.
Consigli di Francesco Chianese
Libro: Walter Siti – Bruciare tutto
Dopo averci accompagnato più volte in giro per le palestre e i salotti della lugubre capitale d’Italia, Walter Siti ci introduce a Milano per esplorare la capitale morale della nazione, e mostrarne perversioni e contraddizioni vestendo i panni di un Manzoni che un secolo e mezzo dopo gioca la collaudata carta dello scandalo di stampo pasoliniano. All’ombra dei grattacieli di piazza Gae Aulenti e dei palazzi infighettati che hanno gentrificato l’Isola, seguiamo la storia di giovane parroco che si strugge tra la vocazione per il prossimo e una passione difficile da reprimere. Il gioco funziona, e il libro da vita a un muro di chiacchiere difficile da abbattere per andarne a cercare il valore vero, seppure al di là del tema della pedofilia sbandierato in quarta di copertina, si tratti forse del libro più pudico tra quelli scritti da Siti, e certamente del meno narcisista. Si tratta in realtà di una lettura molto riuscita di Milano come si vive oggi: schiava delle griffe, dei luoghi comuni, dei riti sociali, di un insanabile razzismo, incatenata a un insaziabile compulsione al godimento autodistruttivo.
Film: Makoto Shinkai – Your Name
Anche se uscito alcuni mesi fa, potrebbe essere non troppo difficile da reperire nelle rassegne delle sale d’essai ancora aperte nelle città disertate d’agosto o nelle arene all’aperto. Shinkai è l’alternativa al cartone animato di massa e la dimostrazione che l’animazione giapponese d’autore non vive di solo Studio Ghibli. La storia ruota intorno a due personaggi opposti secondo la dinamica città-campagna: Mitsuha, studentessa delle superiori che vive in una cittadina di montagna con sorellina, nonna e papà, e Taki, anche lui studente ma residente nel centro di Tokyo. E poi un giorno Mitsuha sogna di essere un ragazzo che vive a Tokyo, mentre Taki sogna di essere una studentessa di un liceo femminile in un paese di montagna che non ha mai visto. Da qui in poi, meraviglia.
Album: The Van Pelt – Sultans of Sentiment
Ebbene, non un album nuovo ma una riedizione in vinile, uscita a maggio, di questo classico di una delle band culto di fine anni Novanta, che ha avuto una micro-esplosione per poi sparire e tornare ad affacciarsi in momenti circoscritti nei decenni a seguire con brevi tour, apparizioni, o per l’uscita del disco assemblato postumo Imaginary Third nel 2014. Sultans of Sentiment è nato nella scena low-fi/post-punk/post-rock/post-noise/post-wathever di New York, raccogliendo per la via Toko Yasuda, il bassista dei Blonde Redhead scaricato dopo il primo disco, ed è rimasto scolpito nell’aria come un sospiro, effimero ma essenziale. La riedizione celebra il ventennale del disco, ed è stata seguita da un breve tour tra Washington, Brooklyn e Philadelphia, beato chi c’era.
Consigli di Simona Ciniglio
Libro: Isaac Asimov – I racconti dei vedovi neri
Un Isaac Asimov giallista imbastisce piccoli raffinati rompicapo logici per gentiluomini arguti e dai modi impeccabili. Con cadenza mensile le cene dei vedovi neri (il nome del club è dovuto alla ferrea esclusione delle mogli dei partecipanti dalle riunioni) si popolano dei più vari misteri: dalla decriptazione di messaggi costruiti con scatole di fiammiferi allo smascheramento di cinici truffatori del paranormale. Classe ed eleganza nella costruzione e disvelamento dei mini-gialli, personaggi originali e definiti. La perla: a ogni nuovo ospite introdotto di volta in volta viene posta la classica domanda di rito, seccante perché vagamente indiscreta nella sua usualità, eppure perpetuata con ipocrita ostinazione: “Di cosa si occupa?”. Asimov ne propone una versione deflagrante e annichilente, nonché fedele al senso più profondo e disturbante della domanda: “Come giustifica la sua esistenza?”. Le supposizioni, la curiosità e i virtuosismi logici dei vedovi neri sono un espediente per raccontare quanto più appassionatamente ci avvince: l’intelligenza e le sue luci, il cuore umano e le sue ombre.
Film: T2: Trainspotting
Il sequel del cult anni ’90 tratto dall’omonimo romanzo di Irvine Welsh, questa volta si ispira liberamente a un altro romanzo dell’autore scozzese: Porno. Sono passati vent’anni sui volti e nelle vite di Renton, Sick Boy, Begbie e Spud. Il disagio sincero dei figli della working class della provincia scozzese; l’eroina come “difesa psichica” delle generazioni no future del post-punk :tanto dolore e poca avanguardia per esprimerlo, cedono qui il passo al tempo che conforma e rammollisce, inganna e scappa via. Dai media alle relazioni, da internet al revenge porn: i cambiamenti avvenuti in questi ultimi vent’anni hanno trasformato anche la purezza del più ignobile dei sentimenti in simulacro, farsa. Gli ex ragazzi di Leith non ci elettrizzano come venti anni fa, semmai ci amareggiano, eppure non sarebbe stato meglio perderli di vista.
Album: Bellavista – Sun and SkyWay
Struggente come la nostalgia preventiva, quella che ti coglie con le mani nella felicità e ha una sfumatura dedicata in ogni tramonto estivo che si rispetti, Sun and SkyWay è il terzo album dei californiani Bellavista. Tra riverberi e distorsioni, il vintage è un vento caldo e denso di suggestioni che innerva di surf rock un tributo allo shoegaze sognante e intenso. Con la sua capacità di suonare in ogni caso nuovo, gioca a farsi estate e rilancia di speranza come solo nell’oceano o al casinò è concesso. O con l’amore, che è musica, casinò e oceano e altre sciocchezze.
Consigli di Eleonora Danese
Libro: Paul Auster – Follie di Brooklyn
Se dovessi consigliare una lettura estiva consiglierei “Follie di Brooklyn” di Paul Auster. Una storia avvincente ed estremamente umana, una scrittura leggera e, allo stesso tempo, mai lasciata al caso. Paul Auster sa come si fanno i libri e, soprattutto, sa come far entrare i lettori a contatto con i personaggi come se fossero stretti tutti insieme sui sedili della stessa macchina. Perfetto per tenersi svegli, ma non troppo.
Film: Sei gradi di separazione – Fred Schepisi
Dovendo scegliere un film, invece, suggerirei “Sei gradi di separazione” di Fred Schepisi. Un giovanissimo Will Smith cerca di dimostrare la teoria da cui prende il titolo la pellicola in una storia tratta da uno spettacolo teatrale. Nonostante duri quasi due ore, la struttura del film, i suoi dialoghi, i colori, la costruzione delle scene – e tutto ciò rivela perfettamente la loro natura originale di pies – tengono viva l’attenzione dall’inizio alla fine.
Album: Paul e Linda McCartney – Ram
Per la musica, sento di non poter fare che un titolo: “Ram” di Paul e Linda McCartney. McCartney è sempre garanzia di qualità, cosa lo diciamo a fare, e questo disco in particolare mostra tutto l’ingegno artistico e musicale del buon vecchio Paul, accompagnato ai cori e ai dettagli dalla sua dolce metà. Un album imperdibile.
Consigli di Ilaria Del Boca
Libro: Aspetta primavera Bandini – John Fante
La prima volta che ho letto le storie di John Fante avevano una copertina verde impolverata e la fragranza di una spiaggia di Los Angeles. A partire da quell’incontro sancito da un’edizione Medusa Mondadori è nato un amore che dura ancora oggi per Arturo Bandini, uno dei personaggi più autentici e disperati della letteratura italoamericana. La scrittura di John Fante esercita una potente attrattiva nei confronti del lettore soprattutto grazie alla dovizia di particolari che legano il giovane aspirante scrittore Arturo Bandini all’altrettanto giovane aspirante scrittore John Fante. Per scoprire quanto differiscano l’uno dall’altro bisogna assolutamente partire da qui.
Serie Tv: Girlboss
Nell’era di Netflix non possono mancare le serie televisive e quale miglior momento dell’anno se non l’estate per far respirare il cervello concedendosi pomeriggi di ozio senza pensieri? Girlboss è una serie di tredici puntate basata sull’autobiografia di Sophia Amoruso, una ventenne incapace di tenersi stretta un lavoro e di rispettare le convenzioni sociali. A un certo punto l’illuminazione: fare soldi grazie a Ebay e alla vendita di vestiti vintage. Le avventure di Sophia per diventare un’imprenditrice di successo vanno viste su un comodo divano accompagnate da una scodella di gelato. I film impegnati li lasciamo per l’inverno.
Album: Lost in the Dream – The War On Drugs
Se l’estate potesse raccontarsi lo farebbe attraverso le dieci tracce che fanno parte di Lost in the Dream, l’album di successo della band di Adam Granduciel pubblicato nel 2014. In attesa di sentire quali suoni ci riserverà A Deeper Understanding, il disco che uscirà il prossimo 25 agosto, non ci sono dubbi sul fatto che Lost in the Dream sia diventato un grande classico da viaggio. Lo stretto necessario per questo ascolto sono un paio di occhiali da sole, una birra ghiacciata fra le mani e i capelli rigorosamente spettinati: i pensieri correranno veloci come la brezza al tramonto sulle note di Red Eyes o i singhiozzi del mare su Eyes to the Wind.
Consigli di Seppino Di Trana
Libro: Cuore di Tenebra – Joseph Conrad
Caldo asfissiante, il frinire delle cicale, verrebbe da pensare a Paolo Conte che dice di cercare un po’ d’Africa in giardino. In alternativa all’oleandro e il baobab, per trovare l’Africa cosa ci può essere di meglio di questo classicone di Conrad? In questo racconto lungo secondo alcuni, romanzo vero e proprio secondo i più, il viaggio nel cuore del continente nero del protagonista Marlowe in cerca dell’affascinante Kurtz assume i toni della critica all’Imperialismo occidentale con i suoi sofismi, ma anche all’uomo stesso ed alla sua tentazione più grande. “L’Orrore! L’Orrore!” in un classico che ispirò l’Apocalypse Now di F.F.Coppola.
Film: I Basilischi – Lina Wertmuller
Un film che andrebbe studiato nelle scuole. Minervino Murge (FG) e Palazzo San Gervaso (PZ) fanno da sfondo per un racconto impietoso della provincia meridionale, quella che probabilmente andrete a visitare in cerca di festival. La gioventù piatta di tre ragazzi in una società rappresentata con caratterizzazioni eccessive da rasentare il grottesco (la lingua utilizzata è un’inesistente mescolanza dei caratteri più pesanti dei dialetti parlati nella zona), nel sud post riforma agraria che fagocita i sogni giovanili, rigurgitandoli in uno sterile desiderio di fuga, ma che al contempo tiene avvinghiati i suoi figli con corde sottili ma potentissime.
Album: L’Altra – In the afternoon
La band di Chicago, Illinois, nel 2002 pubblicò questa perla, fatta di suoni leggerissimi, eterei, impalpabili. Un disco che non trovò enorme successo forse anche considerato che in quell’anno uscirono album del calibro di Turn on the bright light, Yankee Hotel Foxtrot o Songs for the Deaf, ma che ancora oggi suona godibile. Da suonarsi a volume non troppo alto, per un pomeriggio passato all’ombra di un portico ad osservare le nuvole.
Consigli di Francesca Pasculli
Libro: Gli amori difficili – Italo Calvino
È sempre la scelta migliore, la raccolta di racconti brevi è perfetta per essere sfogliata sulla spiaggia. Le intense ma allo stesso tempo semplici storie narrateci dallo scrittore del Novecento sono perfette per essere gustate tra un tuffo ed un altro.
Film: Fragola e Cioccolato – Tomás Gutiérrez Alea e Juan Carlos Tabío
Dalle note statunitense e innovatrici nel modo del Jazz introdotte da Davis negli anni sessanta mi sposterei più a sud, nella selvaggia e affascinante Cuba. Con i suoi personaggi vitali e progressisti, trasgressivi e rivoluzionari questo film vi trasporterà in un’atmosfera perfetta da vivere in una fresca sera d’estate.
Musica: Kind of Blue – Miles Davis
Sulla scia degli amori difficili letti sulla spiaggia immagino un rosso tramonto a cui l’unica cosa che mancherebbe sono le note di Miles Davis. Malinconiche al punto giusto per farci rilassare e provare quei brividi di beatitudine che spesso accompagnano il tramonto sulla spiaggia dopo un calda giornata di mare.
Consigli di Francesco Pattacini
Libro
James Purdy – La versione di Geremia
Degli amori e delle complesse storie familiari di James Purdy, in Italia, se ne dovrebbe parlare di più. Sempre lontano dalla critica e dai salotti, la sua narrativa esistenziale povera e asciutta si focalizza su amori ossessivi e famiglie tradizionali, ben più esasperate di quelle midwest style con cui è diventato famoso Franzen. La versione di Geremia è forse il suo romanzo più riuscito, ma Malcolm e Rosa e cenere meritano altrettanto. Sarà dura reperirlo (ne esistono solo due edizione degli anni ’70 in Italia) ma ne varrà la pena.
Film
Dear Wendy – Thomas Vinterberg
Wendy è il nome che ha dato Dick Dandelion alla sua pistola antica. Passa l’estate a sparare, nonostante sia un pacifista convinto, nella sabbiosa Virginia Orientale, finché con alcuni altri ragazzi non fonda il suo Dandies Club, basato su regole ferree e il reciproco rispetto verso le armi. Scritto da Lars Von Trier e rimaneggiato da Vinterberg che abbandona per un attimo la pesantezza di Festen e Il sospetto, Dear Wendy ha in sé tutte le caratteristiche per affascinare chi cerca lo stesso romanticismo di Stan by me con una piega più matura. Colonna sonora degli Zombies permettendo.
Album
Fugazi – Instrument Soundtrack
Da questo disco passa tutto.
Consigli di Giovanna Taverni
Libro: Nizar Qabbani – Poesie
Sarebbe bello per un attimo tornare alla poesia. Che si tratti di Whitman o dei Canti di Lorca, del Canzoniere di Petrarca o dei versi esuli di Hikmet, fa niente. Qabbani è una delle tante grandi voci della poesia, e con i suoi versi ha provato a cantare l’amore nel mondo arabo in modo rivoluzionario. Come dice lui stesso, “la poesia è la patria delle cose che si ribellano a loro stesse“.
Film: Mommy – Xavier Dolan
Storie ordinarie di persone comuni, che per un attimo ce l’hanno fatta. In fondo la vita è fatta di momenti diversi: questo film ne coglie un frammento da conservare.
Album: Bonnie ‘Prince’ Billy – Master & Everyone
La produzione di Will Oldham è immensa. Ci sarebbe da perdersi tra i dischi dei Palace Brothers o Palace Songs, fino al suo alter ego più conosciuto: Bonnie ‘Prince’ Billy. Questo perché Oldham fa parte della malaugurata stirpe dei cantautori indie da chitarra. Master & Everyone è un disco raffinatamente leggero, con una perla come The Way a suggellare il tutto.