E’ arrivato anche il 12 marzo del 2017 e Velvet Underground & Nico turns fifty, come direbbero quelli bravi.
Ma no, tranquilli, questo non è un altro pezzo commemorativo basato sulla convenzione occidentale di contare con un sistema decimale.
Non c’è un cazzo da commemorare a ben vedere.
Ogni qual volta un fatto storico, una nascita, una morte e perchè no un disco entra nella tabellina del 5, tutti pronti a spendersi in manifestazioni di giubilo.
La cosa in epoca social sta assumendo proporzioni tra lo stucchevole ed il ridicolo.
Poco tempo fa in mancanza di altro ci siamo tutti stupiti dei dieci anni di Neon Bible.
Dieci anni capito? Storicamente è un tempo che corrisponde all’oggi.
Ragazzi rassegnatevi a meno della fine dell’umanità anche questo pezzo insulso prima o poi compirà trent’anni e questo non ne farà un capolavoro.
Ora non starò qui a raccontare (male) di quanto seminale sia stata questa incisione ormai cinquantenne, se siete qui verosimilmente lo sapete già (e comunque fatevi un favore e leggetevi qualsiasi cosa abbia scritto Lester Bangs sui Velvet Underground), dico solo una cosa:
Ha senso perpetrare questo calendario di ricorrenze vuote come quelle del calendario Gregoriano, anche in questo caso?
In questo caso siamo al cospetto di un disco che nel ’67 ha parlato in maniera semplicemente disarmante di sadomasochismo e pusher, che ha messo una banana rosa in copertina e che ha dedicato una ballata d’amore all’eroina. Nel ’67! Prima di allora chiunque sfiorasse questi argomenti lo faceva con lunghissimi giri di parole, allusioni, giochi di parole. Non loro. Loro si limitarono al racconto della realtà quotidiana contemporanea, senza veli di pudore, elevandola ad arte e per questo eternalizzandola.
Non riducete tutto alla sterile forma, non questa volta.
Questa volta non servono processioni.
Non siate i clown del passato, il presente è adesso.
Andatevene al parco. A bere, non a farvi i selfie. Osservate tutto perchè tutto quello che sta accadendo ora merita attenzione.
Anche quel tizio a fianco a voi che vi sta dicendo: Gradite una banana?