Tra i nomi degli artisti che nel 2009 suonarono al concerto inaugurale di Barack Obama al Lincoln Memorial di Washington spiccava quello di Bruce Springsteen. Invece il rapporto di Donald Trump con gli artisti e la musica in generale è incandescente da tempo. In molti hanno negato a Trump il permesso di usare le proprie canzoni durante la corsa presidenziale (da Neil Young ai Rolling Stone, fino a Brian May dei Queen). Così anche per il concerto inaugurale è stato difficile per il neo Presidente raggranellare qualche artista disposto a suonare per lui. Alla fine è riuscito a mettere insieme una line up, vediamo chi sono gli artisti che hanno suonato per Trump ieri a Washington per il Make America Great Again! Welcome Celebration.
TOBY KEITH
Cantautore, musicista, attore, country-man, vero headliner della serata. Nel 2008 Keith scrive e recita nel film Beer for My Horse, che è stato definito dall’Atlantic “una commedia che non è divertente, un dramma privo di tensione, un film d’azione che avrebbe bisogno di adrenalina“. È inoltre proprietario di una catena di ristoranti in Oklahoma dal nome Toby Keith’s I Love This Bar & Grill.
L’esordio nella musica è del 1993, con il disco Toby Keith, ma Keith è un talento versatile, famoso anche per i suoi album natalizi. Nel video sotto si può vedere anche come rimorchia con stile al bancone del bar.
LEE GREENWOOD
Non è un parente di Jonny dei Radiohead, ma un vero patriota americano Lee Greenwood, famoso soprattutto per le sue infinite accorate interpretazioni del pezzo che ne consacrato il successo, God Bless The Usa, che ha raggiunto le vette delle classifiche patriottiche dopo l’11 Settembre. Lee è famoso anche per il vezzo di vestirsi da bandiera americana sul palco. Anche lui viene dal mondo country americano, e l’esordio risale ai primi anni Ottanta. Il grande successo di pubblico però è soprattutto in era Bush Jr.
Ieri sul palco si è presentato in borghese, senza bandiera, ma ha commosso i Trump come non mai – come si può vedere di sotto.
FRONTMEN OF COUNTRY
I Frontmen of Country sono quelli che potremmo definire una superband come i Mad Season o i Minor Victories. Country, naturalmente. Larry Stewart viene dai Restless Heart, Ritchie McDonald dai Lonestar e Tim Rushlow dai Little Texas (sciolti nel lontano 1997). Insieme hanno dato vita a questa superband. In ogni caso hanno accettato di suonare per Trump, ma rivelano che avrebbero suonato per chiunque, anche per la Clinton o Topolino.
SAM MOORE
La partecipazione che ha scosso il mondo alternativo all’alt-right. Dopo una parata di bianchi e country-men, a sorpresa arriva il soul e R&B di Sam Moore, famoso soprattutto come ex componente del duo Sam & Dave. La posizione di Sam è chiara, bisogna dare una chance al nuovo Presidente e vedere cosa farà. Niente guerra preventiva. Detto da chi ha partecipato al movimento dei diritti civili è una presa di posizione forte.
Pare che Springsteen non abbia preso bene questa partecipazione, considerava Sam & Dave una delle ispirazioni per la sua musica.
THE PIANO GUYS
Il successo di questa band arriva grazie al loro canale YouTube dal 2011, i loro video con cover di successo iniziano a girare in quell’anno e presto i The Piano Guys conquistano un loro pubblico. “La nostra musica vuole portare speranza”, con queste parole difendono la loro partecipazione al “Make America Great Again! Welcome Celebration”.
Di sotto un loro tributo a Michael Jackson e Mozart.
3 DOORS DOWN
E infine venne il rock. Okay, non ci sarà un supporto di Neil Young o Mick Jagger, ma i 3 Doors Down portano il rock sul palco per Donald Trump. Il manager ha subito tenuto a mettere in chiaro che i componenti dei 3DD sono bravi ragazzi che vengono da famiglie conservatrici, hanno già suonato per Bush, e seguono il pensiero patria, dio e pistole.
Era la performance probabilmente più attesa della serata e ha regalato belle emozioni come sulla carta. Per esempio, Donnie ha cantato con loro dimostrando gran spirito rock.
Trump mouthing along to 3 Doors Down is… quite something. pic.twitter.com/IH2VylLiTI
— Ryan Schwartz (@RyanSchwartz) 19 gennaio 2017
Melania invece è sembrata più scettica.
Melania Trump is all of us being forced to watch 3 Doors Down perform. pic.twitter.com/sH8jWZvR4o
— Fusion (@Fusion) 19 gennaio 2017
Vi lasciamo con uno dei grandi successi di questa band.