È innegabile, la trap la fa da padrona nella classifiche americane così come anche da un po’ di tempo in quelle europee, soprattutto francesi ed italiane. Nata come sottogenere rap/hip-hop si sta dimostrando molto di più, se volete un po’ di “storia” la trovate qui, noi lasciamo che sia la musica a parlare. Ecco qualche pezzo per chi ha voglia di cominciare a conoscere il fenomeno o semplicemente cerca qualcosa di fresco e nuovo da ascoltare.
D.R.A.M. – Broccoli (feat. Lil Yachty)
Uno dei pezzi più orecchiabili e semplicemente felice e pieno di good vibes, nella versione qui sotto dal vivo Lil Yachty è “sostituito” come featuring da Travis Barker dei Blink-182 alla batteria. Qui la versione studio.
Travis Scott – Drugs You Should Try
Andiamo sul lato più oscuro della trap con Travis Scott, che ormai sembra in ascesa incontrollabile, grazie anche ad un singolo incredibile come Goosebumps feat. Kendrick Lamar (suonato recentemente QUINDICI volte di fila ad un concerto).
Di seguito invece uno dei pezzi più belli da “Days Before Rodeo” del 2014.
PNL – Le monde ou rien
È interessante come la maggior parte della scena trap europea (inclusa quindi l’Italia) trovi nella difesa e nell’orgoglio di appartenenza alle periferie delle grandi città il proprio tema principale. La voglia di elevarsi ed allo stesso tempo il non rinnegare le proprie origini, portandole con sé, sempre. Il duo francese PNL (acronimo di Peace N’ Lovès) proviene da Les Tarterets, uno dei quartieri con la peggiore reputazione nella regione, a pochi chilometri da Parigi. Nel loro pezzo più famoso addirittura esportano il concetto, andando a filmare a Scampia.
Terrace Martin – Mask Off (Remix)
A dimostrazione di quanto il genere attraversi in modo trasversale la musica moderna e tutti i suoi principali esponenti. Terrace Martin, uno che fa parte dalla trinità jazzistica contemporanea (gli altri due sono Kamasi Washington e Thundercat spero non ci fosse bisogno di specificarlo, se vogliamo ci si può tranquillamente aggiungere Flying Lotus), che va in tour con Herbie Hancock e produce e suona negli album di Kendrick Lamar, qui si cimenta nel remix del pezzo di Future, donandogli un tocco jazz meraviglioso.
Tedua – Pugile
L’Italia in questa esplosione non è stata a guardare, anzi, a partire dal nord fino al sud sono uscite fuori tantissime cose interessanti sul genere, che ci pongono come capofila della scena insieme alla Francia dei PNL, ed all’Inghilterra del Grime. Da Sfera Ebbasta a Ghali, passando per Achille Lauro, arrivando fino ad Enzo Dong, per citare solo i nomi più seguiti, con producer che stanno rapidamente prendendosi l’intera scena rap come Charlie Charles, Sick Luke o Chris Nolan (anche qui solo per citare i più famosi).
Il genoano Tedua però è probabilmente quello con la personalità e la storia più originali oltre che il più dotato tecnicamente, con margini di crescita artistica maggiori. Un flow mai banale, sempre sul limite del beat quasi, per far incazzare qualcuno, jazzistico nel suo modo originale e personalissimo di viaggiare sul tempo.