Una guida autunnale per preparare i vostri occhi alle prossime distorsioni a cui assisteranno. L’autunno 2018 si preannuncia rovente, con i ritorni sul grande schermo di Spike Lee, Lars Von Trier, Terry Giliam e tutti gli altri per cui c’è solo bisogno di posizionarsi nelle poltrone dei vostri cinema preferiti e lasciare che fuori il freddo faccia il suo corso.
Sulla mia pelle | 12 settembre
Drammatico – Italia, 2018, durata 100 minuti.
Un film di , con Alessandro Borghi, Jasmine Trinca, Max Tortora, Milvia Marigliano, Andrea Lattanzi.
La storia di Stefano Cucchi, l’insabbiamento e le violenze di uno stato che non si è mai guardato allo specchio. A quasi dieci anni dalla scomparsa arriva al cinema (e su Netflix) il biopic interpretato da Alessandro Borghi, con una interpretazione struggente e reale di quei giorni terribili che hanno ucciso Stefano. Un atto di giustizia, prima di tutto.
Hype level: Possiamo davvero voltarci e guardare da un’altra parte?
L’uomo che uccise Don Chisciotte | 27 settembre
Avventura – Gran Bretagna, Spagna, 2018, durata 132 minuti.
Un film di Terry Gilliam, con Adam Driver, Jonathan Pryce, Stellan Skarsgård, Olga Kurylenko, Joana Ribeiro, Óscar Jaenada, Jordi Mollà, Rossy De Palma.
27, 23, 25 anni. Finalmente Terry Gilliam (Paura e delirio a Las Vegas, L’esercito delle dodici scimmie) è riuscito nell’impresa di completare la sua opera maestosa. Per farlo si è affidato ad Adam Driver, nei panni di Toby, un regista di spot che sta attraversando la Spagna per delle riprese. Durante il viaggio incontra uno studente che possiede la copia del primo film che aveva realizzato da giovane: una versione della storia di Don Quixote ambientata in un antico e caratteristico villaggio spagnolo, in cui torna e viene coinvolto da una serie di improbabili avventure.
Hype level: Terry Gilliam ha litigato con tutti, il Festival di Cannes, i produttori, Sancho Panza e Cervantes, per poi scoprire che, in fondo, Don Chisciotte è sempre stato lui.
Blackkklansman | 27 settembre
Biografico – USA, 2018, durata 128 minuti
Un film di Spike Lee, con John David Washington, Adam Driver, Topher Grace, Laura Harrier, Ryan Eggold.
Colorado Springs, anni ’70. L’agente Ron Stallworth viene incaricato di indagare nei gruppi di protesta del movimenti afroamericani ma ha un’idea diversa di come condurre le indagini. Le sue intenzioni sono quelle di infiltrarsi all’interno del Ku Klux Klan, fingendosi bianco e razzista, e smascherarne i progetti di violenza contro le persone di colore. Il collega Flip Zimmerman lo aiuta, fingendosi Stallworth, fino a renderlo il capo dell’organizzazione.
Hype level: A Spike Lee Joint.
La strada dei Samouni | 8 ottobre
Documentario – Italia, Francia, 2018, durata 128 minuti.
Un film di Stefano Savona.
Tra il dicembre 2008 e il gennaio 2009 la striscia di Gaza viene colpita da un violento attacco dell’esercito israeliano: la famiglia Samouni viene decimata, lasciando figli senza genitori. Stefano Savona si reca sul luogo della strage e vi fa ritorno un anno dopo, in occasione del matrimonio di uno dei superstiti della famiglia. I fatti di sangue vengono invece ricostruiti attraverso il contributo dell’animazione di Simone Massi e di una sceneggiatura, basata sulle testimonianze di chi c’era.
Hype level: L’altra parte della storia.
La diseducazione di Cameron Post | 25 ottobre
Un film di Desiree Akhavan, con Chloë Grace Moretz, Jennifer Ehle, Sasha Lane, John Gallagher Jr., Quinn Shephard.
Vincitore al Sundance di quest’anno, la mala educacion di Cameron Post comincia quando viene sorpresa a baciarsi con un’altra ragazza durante il ballo delle scuola in una cittadina del Montana, nel 1993. A causa dei costumi rigidi e religiosi viene spedita al God’s Promise, in cui una terapia di conversione dovrebbe “guarirla” dall’omosessualità. Insofferente alla disciplina e ai dubbi metodi del centro, Cameron stringe amicizia con altri ragazzi, finendo per creare una piccola e variopinta comunità capace di riaffermare con orgoglio la propria identità.
Hype level: Da sempre, ormai, il Sundance non perde colpi.
Museo – Folle rapina a Città del Messico | 31 ottobre
Drammatico – Messico, 2018, durata 128 minuti.
Un film di Alonso Ruizpalacios, con Gael García Bernal, Leonardo Ortizgris, Alfredo Castro, Simon Russell Beale, Lisa Owen.
Il viaggio di Juan e Benjamín comincia con l’idea di svaligiare il Museo Nazionale di Antropologia di Città del Messico e rubare alcune preziose opere maya, mixteche e zapoteche, in particolare la maschera funeraria del re Palal. Così, mentre le loro famiglie festeggiano il Natale i due ragazzi si mettono al lavoro, come una coppia di ladri professionisti. La missione va a buon fine e con le borse piene di tesori, i due riescono a tornare a casa dove la famiglia è riunita davanti al telegiornale che riporta del furto come un attacco all’intera nazione. Solo allora Juan e Benjamín si rendono conto della gravità della loro azione.
Hype level: Bernal o del rivoluzionario cinematografico
Suspiria | 2 novembre
Horror – USA, Italia, 2018, durata 152 minuti.
Un film di Luca Guadagnino, con Dakota Johnson, Tilda Swinton, Chloë Grace Moretz, Mia Goth, Jessica Harper.
Dagli incubi di Dario Argento a quelli di Luca Guadagnino che dopo l’estate dell’amore si cimenta nell’arduo compito di riportare sul grande schermo un classico dell’horror italiano: la ballerina Susie Bannion arriva nel 1977 a Berlino per un’audizione, convincendo la famosa coreografa Madame Blanc grazie al suo talento. Olga, l’unica amica che le era rimasta, accusa le dirigenti di essere delle streghe, mentre Susie e Madame Blanc sviluppano un legame sempre più stretto. Nel frattempo un anziano psicoterapeuta cerca di scoprire i lati oscuri della compagnia arrivando a trovare il male assoluto al suo interno.
Hype level: La gente è scappata dal cinema, la Johnson ha ammesso di essersi dovuta rivolgere a uno psicologo a fine riprese, Tarantino ha pianto, MUSICHE DI THOM YORKE. Il menù per una serata con le luci accese.
The House That Jack Built | 29 novembre
Thriller – Danimarca, Francia, Germania, Svezia, 2018, durata 155 minuti.
Un film di Lars Von Trier, con Matt Dillon, Bruno Ganz, Riley Keough, Sofie Gråbøl, Uma Thurman, Siobhan Fallon Hogan.
Lars è tornato per farci del male e lo fa raccontando le tetre gesta di Jack, il serial killer intelligente e meticoloso che aveva spaventato per anni la Londra elisabettiana, questa volta trasportato negli anni ’70. Come sempre, anche in questo caso, la cinematografia di Von Trier si avvale di un doppio punto di vista nella narrazione, costringendo il suo spettatore ad assistere senza poter scappare alle violenze perpetuate da un nuovo, cruento, capitolo della saga del Dogma.
Hype level: Farsi male con Von Trier è più di un hobby, si avvicina alla religione.
Bohemian Rhapsody | 29 novembre
Biografico – Gran Bretagna, USA, 2018
Un film di Bryan Singer, con Rami Malek, Joseph Mazzello, Lucy Boynton, Mike Myers, Aidan Gillen, Ben Hardy.
Da Mr. Robot a Freddie Mercury. Rami Malek si appresta a interpretare uno dei simboli del rock dalle fasi seminali dai Queen al Live Aid del 1985, attraverso le loro iconiche canzoni e i loro suoni rivoluzionari mentre lo stile di vita di Mercury sfuggono a ogni controllo, dove il cantante è chiamato ad affrontare la malattia che lo porterà alla morte e a guidare i compagni in una delle più grandi performance mai viste prima su un palco.
Hype level: Another One Bites the Dust?
Cocaine – La Vera Storia di White Boy Rick | 29 novembre
Drammatico – USA, 2018, durata 110 minuti.
Un film di Yann Demange, con Matthew McConaughey, Jennifer Jason Leigh, Eddie Marsan, Bel Powley, Bruce Dern.
A metà degli Anni Ottanta un quattordicenne diventa il più giovane informatore sotto copertura per la polizia locale e per i federali degli Stati Uniti. In seguito soprannominato “White Boy Rick”, il ragazzo si afferma come spacciatore di alto rilievo finché i federali posero fine alla sua doppia vita quando, qualche anno dopo, venne trovato con 17 kg di cocaina.
Hype level: Matthew McConaughey Does Vaporwave
Roma | 14 dicembre
Drammatico – Messico, USA, 2018, durata 135 minuti.
Un film di Alfonso Cuarón, con Yalitza Aparicio, Marina de Tavira, Marco Graf, Daniela Demesa, Diego Cortina Autrey.
Cos’è il cinema di Cuarón? Un’idea? Una protesta? È cinema quello di Cuarón che esce su Netflix e solo in una ristretta cerchia di sale? Morale a parte, il racconto di Roma, l’omonimo quartiere medioborghese di Mexico City, si basa sulla stagione di grande instabilità economico-politica raccontata con gli occhi di Cleo, domestica india tuttofare di una famiglia benestante di discendenza spagnola. I compiti della giovane domestica passano dal dare il bacio della buonanotte ai bambini al ripulire la cacca del cane. A essere rappresentate sono le contraddizioni del Messico dei primi anni Settanta in cui tutto sembra coesistere: la ricchezza e la schiavitù delle minoranze, fra tensioni sociali e sofferenze inflitte.
Hype level: Cuaròn e il suo simbolismo, il bianco e nero, il rumore del Messico.
La Promesse de l’Aube | 20 dicembre
Biografico – Francia, 2017.
Un film di Eric Barbier, con Charlotte Gainsbourg, Pierre Niney, Jean-Pierre Darroussin, Finnegan Oldfield, Didier Bourdon.
Mina, giovane donna di origine ebrea, cresce da sola il suo unico figlio, Romain. Con l’arrivo dell’antisemitismo, lascia la Polonia per trasferirsi nel sud della Francia. Madre amorevole ma impositiva, spinge il figlio verso la carriera letteraria, nonostante le difficoltà a scrivere di quest’ultimo. Con il sopraggiungere della Seconda guerra mondiale, Romain entra nell’aviazione francese, continuando contemporaneamente a scrivere per realizzare le ambizioni materne.
Hype level: Ho imparato col tempo che l’abisso non ha fondo e che ognuno di noi può battere dei record di profondità senza esaurire mai le possibilità di quella interessante istituzione (cit.)